Frangiflutti
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Dispositivo
Temi[modifier]
Pressure[modifier]
Cosa[modifier]
I frangiflutti, o frangïónde, sono strutture artificiali situate a ridosso delle coste per proteggere spiagge, moli o attracchi dall’azione erosiva del moto ondoso. Come suggerisce il termine, hanno la funzione di “rompere” l’onda, frazionandola in onde più piccole.
Frangiflutti s. m. [comp. di frangere e flutto]. – Ostacolo naturale o artificiale che interrompe il libero progredire di un flutto, smorzandolo o infrangendolo; in partic., l’opera di difesa esterna di un porto o di una rada, destinata a rompere l’impeto delle onde, formata generalmente da una scogliera artificiale di grossi massi rocciosi o di blocchi di calcestruzzo cementizio (anche con funzione attributiva: scogliera frangiflutti). (Dizionario Treccani)
Frangïónde s. m. [comp. di frangere e onda], invar. – Sinon. di frangiflutti, come opera di difesa di un porto o di una rada. (Dizionario Treccani)
Chi[modifier]
Queste opere di difesa dei litorali si sono diffuse in diversi punti del Mediterraneo, nascendo in antichità dalle civiltà fenicia e greca. Successivamente perfezionate dai Romani, oggi le ritroviamo soprattutto nell’alto e medio Adriatico come anche nell’alto e medio Tirreno.
Quando[modifier]
I frangiflutti fanno parte di una serie di interventi per far fronte al pericolo rappresentato dal mare. In età antica queste opere di difesa riguardavano soprattutto le aree portuali, in cui era fortemente presente la necessità di avere specchi d’acqua calmi per l’attracco delle navi commerciali. A Venezia sono stati introdotti per la prima volta a difesa dei litorali dall’azione erosiva del moto ondoso, affiancati da un’altra opera colossale: i murazzi. Nel tempo si sono evolute anche le tecniche costruttive con cui venivano realizzati. In epoca antica si utilizzavano soprattutto materiali naturali come massi rocciosi e legno. Con i Romani avviene l’introduzione del calcestruzzo idraulico a base di pozzolana. Oggi, prevalgono soprattutto materiali di provenienza industriale.
Come[modifier]
L'effetto dei frangiflutti è quello di ridurre l'intensità delle onde negli specchi d’acqua delimitati. Le onde che li colpiscono, infatti, si spezzano in onde di portata minore, le quali ormai giungono alla spiaggia o al molo quasi completamente innocue. Conseguentemente, l'erosione del litorale diminuisce, smorzata la corrente negativa, favorendo così il deposito e l'accumulo di materiale, puntando alla riformazione e conservazione del tratto di spiaggia perduto.
Perché[modifier]
I frangiflutti possono essere una valida alternativa, insieme ad altre opere di difesa, per la conservazione e la ricostituzione dei litorali che oggi stanno sempre più sparendo sotto la forza erosiva del mare. Il recupero di queste porzioni di territorio contribuisce non solo a livello ambientale, ma anche faunistico, economico e abitativo.
Bibliografia /Sitografia[modifier]
- https://www.treccani.it/vocabolario/frangiflutti/
- https://old.ording.roma.it/archivio/14661-francostoriaingegneriamarittima.pdf
- http://www.ingemar.it/it/prodotti-servizi/prodotto/Frangionde-galleggianti-9
- L. D’Alpaos, L’evoluzione morfologica della Laguna di Venezia attraverso la lettura di alcune mappe storiche e delle sue carte idrografiche, Comune di Venezia, Venezia, (2010)
Parole chiave[modifier]
erosione ; protezione ; barriera
Pagina realizzata da Alice Gasparini.